00:04 - Sunny (Host)
Ciao, bentornati a trareldire e il fare il mio podcast che parà di crescita personale e finanziaria. Stai ascoltando la puntata numero 69, bar 103, del nostro viaggio insieme. Non so tu, ma io, durante questo periodo in cui le giornate sono più corte e più buio, mi ritrovo più a pensare. In solito l'estate, ma, vera, quando sono più attivo, faccio tantissimo. In questo periodo mi trovo spesso a essere un pochino più lento, un pochino più addormentato, ma penso tanto. L'altro giorno stavo leggendo un articolo che mi ha fatto molto ragionare sui paradossi. Questo articolo parlava dei 20 paradossi più potenti per la crescita personale e alcuni sono molto, molto interessanti secondo me. Il primo era il paradosso della crescita, che dice che nella crescita ci vuole più tempo di quello che immaginiamo, ma dopo succede molto più in fretta di quello che possiamo pensare, quello che è il famoso effetto che si chiama OK Sticks, ovvero che la crescita iniziale è molto lenta, ma poi dopo, quando in comincia in, comincia in verticale, quindi cresce velocissima. Il secondo è il paradosso della persuasione, che dice che le persone più persuasive non parlano, non discutono, ascoltano e solamente alla fine chiedono Anche questo. Dopo quasi dieci anni di vendita, posso assicurare che è una cosa verissima. Spesso si parla troppo e chi parla meno è la persona che poi dopo riesce a capire di più, come entrare in contatto con la persona davanti e capire anche come riuscire a convincerla. Il terzo è il punto del paradosso dello sforzo, ovvero ci vuole molto sforzo per far apparire una cosa come se sembre non faticosa senza sforzo. Anche questo è verissimo. Spesso le cose che ci semplifano semplici perché dietro c'è un sacco di studio e in realtà poi dopo quando impariamo proprio a farle, capiamo che non sono per niente semplici E una persona, per farle sembrare semplice, deve essere molto, molto brava. Poi c'è il paradosso della saggezza, e questo lo diceva anche Albert Einstein, che diceva più imparo e più capisco che non so niente, che so poco, ed è verissimo. Quindi il paradosso della conoscenza dice più impari e più sei capisci che c'è moltissimo da imparare. Il paradosso della produttività è veramente da prendere molto, molto, molto bene Più lavori a lungo e meno completerai le cose. E questa si ritrova anche nella legge di Parkinson, che dice proprio che il tempo, cioè il lavoro, si espande fino a riempire tutto il tempo che sia a disposizione. Quante volte finiamo le cose a un secondo dalla Deadlines, perché noi tendiamo a riempire tutto il tempo che abbiamo con le cose da fare, mentre invece spesso, quando ci danno anche delle tempistiche, paradossalmente quasi impossibile e completare con un incredibile sforzo, diciamo fare l'incredibile, quindi diciamo a fare delle cose veramente in maniera veloce. Il punto numero 6 è il paradosso della velocità, che dice devi rallentare per riuscire a andare più veloce, perché spesso solamente rallentando sia il tempo di capire bene le azioni che si stanno facendo che poi dopo ci permetteranno di andare più veloci verso il nostro obiettivo. Il paradosso numero 7 dice devi perdere i soldi per imparare a fare i soldi e anche questa è una grandissima verità, perché tutti quanti di investitori di successo hanno storie in cui hanno imparato a loro spese, sbagliando e perdendo parecchio prima di risalire la china e poi rifare molto di più di come di prima. Il paradosso numero 8 è il paradosso sulle news, che dice più news consumi e meno riuscirà ad essere informato. Questo si riferisce, che dice più news consumi e meno riuscirà ad essere informato. Il paradosso numero 9 dice è il paradosso di Ikaro E secondo me non vuol dire semplicemente che dobbiamo sbagliare noi, ma dobbiamo anche imparare dagli sbagli degli altri.
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Ma dobbiamo anche imparare dagli sogni, perché ti porta a una fortissima autocoscienza e quindi eviti di avere false sicurezza, di essere sicuro di essere più speciale degli altri e quindi metti in campo molte più energie. Il paradosso numero 13 parla della morte. È il paradosso della morte, è casualmente proprio ieri abbiamo parlato di questo argomento che dice solamente prendendo coscienza della morte puoi veramente goderti della vita. La morte è inevitabile e quindi bisogna ricordarsi di vivere mentre si vive. Il numero 14 è il paradosso del no, del saper dire no. Saper dire di no ti porterà a avere molto più successo che dire sempre sì, perché ti puoi concentrare sulle cose che veramente desideri e se qui veramente dai valore, come abbiamo sempre detto, bisogna proteggere il proprio tempo, che è un dono, e utilizzarlo nella maniera migliore.
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Il paradosso numero 15 è il paradosso dell'ascolto, che vuol dire per riuscire a essere ascoltati bisogna parlare meno, come si dice spesso. Noi abbiamo due orecchie e una bocca, perché dobbiamo ascoltare il doppio di quello che parliamo. Ecco in ordine per riuscire a farci capire di più, spesso dobbiamo lasciare del silenzio e far parlare gli altri e poi prenderci il nostro tempo, dire poche cose, ma quelle giuste. Il paradosso numero 16 è il paradosso della connessione, che dice che siamo più connessi, ma abbiamo meno connessione con gli altri. Questo è inevitabile, lo sappiamo. Siamo connessi con miliardi di persone tramite i social e i computer, però poi dopo abbiamo meno rapporti veri perché riusciamo a comunicare indirettamente e questo è un dato rifatto. Spesso bisogna un po tagliare le connessioni, quindi fare anche quello che è un po digital detox e avere connessioni migliori con le persone che invece sono accanto a noi. È una cosa scontata che sappiamo, spesso però anche io me ne scordo. Siamo quasi, siamo quasi alla fine.
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Il paradosso numero 17 parla che si chiama il paradosso di tal eb sarjan. Dice che più una persona sembra sicura, più probabilmente a meno competenze, e questo proprio perché, come dicevamo prima sul paradosso della conoscenza, chissà di non sapere sa anche quante cose non sa e quindi è meno sicuro di se stesso spesso, e quindi questo può essere un d'un indicatore che comunque ha fatto molta strada e che sa cosa sta facendo in quel momento, mentre invece spesso ostentare sicurezza e semplicemente un paravento che dietro magari invece da sconde il poco. Il paradosso numero 18 è il paradosso della ricerca, che dice devi smettere di cercare per trovare veramente quello che stai cercando. E lo sappiamo perché è capitato a tutti quanti che quando non cerchi il amore, non sai più cercando qualcuno lo trovi, momento in cui magari non stai cercando lavoro perché sei andato a fare qualche, magari in un posto. Per un altro motivo è quello il momento in cui trovi magari lavoro e mille altre occasioni. E non posso che essere da cordissimo con questo paradosso, perché anche a me, che ha vedato tantissime volte che proprio nel momento in cui ho smesso l'accanimento verso la ricerca di qualcosa che volevo e semplicemente mi sono applicato e sono davanti facendo il meglio di quello che potevo, le cose sono arrivate, e quindi è una cosa da tenere sicuramente in considerazione.
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Il paradosso numero 19 è il paradosso della paura. Spesso le cose che ci fanno più paura sono quelle che ci servono veramente e molto. Ma quasi sempre dall'altra parte della della paura c'è un grosso premio, un grosso risultato. Non mi ricordo nulla delle cose che a me abbiano dato veramente un grosso risultato, che non siano state precedute dalla paura di non riuscirci, di sbagliare, di non sapere perché. Sono tutte cose che non abbiamo mai fatto e quindi è normale che sia che sia così.
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Il paradosso numero 20 è che poi è l'ultimo di questa lista, che però vi ho voluto leggere tutta quanta perché era molto interessante è il paradosso del cambiamento, che dice che l'unica cosa che non cambierà mai è il fatto che noi siamo in continuo cambiamento. Come sappiamo, noi non siamo fermi. E fa più fisicamente, a livello moleculari, non siamo mai fermi e quindi vuol dire che se non stiamo fermi o stiamo involvendo, evolvendo, lo stiamo involvendo. Quindi questa domanda la farci sempre. Io spero che questa serie di paradossi ti abbia fatto pensare, ti abbia fatto riflettere. Noterai che sei sentito anche altri podcast, molte cose le vi mangia ritrovate, e quindi mi piace anche la continua conferma. Vi ti ringrazio per il tempo che mi è dedicato. Se domani vorrai, sono ancora qui con un nuovo podcast, sempre sulla crescita personale e finanziaria. Io intanto ti auguro una bellissima giornata e, se non dovessimo sentirci, una buona vita, ciao.