Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica

Puntata 91: La felicità non si cerca, si riconosce

Sunny Season 3 Episode 91

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La puntata di oggi nasce da un libro trovato per caso e un esperimento curioso con l'intelligenza artificiale. Volevo scoprire cosa rendesse "felice" ChatGPT, ma è stata la sua risposta alla mia lista di piccole gioie a lasciarmi senza parole: "La felicità non è da trovare, ma è da riconoscere". Una verità così semplice eppure così potente che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.

In questa puntata, esploro come identificare ciò che veramente ci rende felici - dalle albe in autogrill ai calzini con fantasie buffe, dal piantare nuove piante al guardare un film con mio figlio - e perché questa consapevolezza è rivoluzionaria. Quando riconosciamo ciò che ci rende infelici, diventiamo responsabili delle nostre scelte. È come togliersi finalmente un paio di scarpe troppo strette dopo aver capito che erano la causa del nostro dolore.

Ti invito a fare questo semplice esercizio: elenca tutto ciò che ti rende genuinamente felice, senza giudizio. Potresti sorprenderti nello scoprire quanto la felicità sia già presente nella tua vita, aspettando solo di essere notata. Condividi con me la tua esperienza su Instagram @sunnyterranova e scopri come questi "granelli di felicità" possano trasformare non solo la tua vita, ma contribuire a creare una società migliore.

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Speaker 1:

Ciao, ed eccoci tornati alla puntata numero 89,. Oggi parliamo di un argomento e finanziario. Puntata numero 91, bentornati, mi scuso già fin da adesso se sentirete un po' questa voce un pochino più nasale. Purtroppo mi sono raffreddato e quindi mi tengo oggi questa voce un po' più che no più più bassa del solito. Puntata numero 91. È appena passato il ponte del 2 giugno. Spero che l'abbiate passato in maniera felice e vi siete un po' riposati. Io sono stato di ritorno da un bellissimo viaggio in Irlanda, dove ho lasciato un pezzo di cuore insieme al Giappone. Adesso ho una nuova meta del cuore dove tornare il più spesso possibile. E, come tutti quanti i viaggi, mi porto sempre dietro qualcosa, soprattutto al ritorno, guardando indietro, se penso alla persona che è partita e quella che è tornata dietro, se penso alla persona che è partita e quella che è tornata, sono sempre in maniera magari impercettibile, ma magari dagli altri, sono sempre cambiato in qualcosa e questa è la cosa incredibile dei viaggi che secondo me dovrebbero fare tutti. Dovremmo inserire l'obbligo di viaggiare per tutti quanti, magari già con la scuola, perché ti apre veramente la mente, ma ti cambia, ti lima e ti forma, e l'argomento di oggi è un argomento di cui parlo spesso, di cui volevo riparlare. Non volevo parlare proprio oggi, però è successa una cosa carina che volevo condividere con voi e quindi parliamo oggi di felicità, ma non della felicità in senso assoluto, perché ovviamente è da definire. La felicità è un contenitore che noi riempiamo con dei valori, con delle emozioni, con delle sensazioni, con delle azioni, e quindi felicità non vuol dire niente da sola, ma viene cambiata in base a quello che c'è dentro.

Speaker 1:

Quando ero adesso in Irlanda, ho trovato un bellissimo libro che si chiamava The Happiness Year How to Find Joy in Every Season. Prima di tutto, è un libro molto semplice, che non dice cose trascendentali, però muove delle curiosità, ti fa fare delle azioni ogni giorno che ti portano poi ad essere felice, quindi delle cose che ti rendono felice, quindi delle cose che ti rende felici. Perché questo? perché se incominciamo a scrivere tutte le cose anche rigetto che ci rendono felici, poi per per d'altra parte sappiamo invece le cose che non ci rendono felici. Sapendo le cose che non ci rendono felici, in maniera automatica diventiamo responsabili del non essere felice.

Speaker 1:

È una nostra scelta, da quel momento, non essere felice. Mi spiego meglio se io cammino e ho male i piedi, ma non ho coscienza che ho delle scarpe molto piccole, continuerò a fare quello che ho sempre fatto, che mi rende infelice, che mi fa stare male, senza sapere però cos'è. Ma nel momento qualcuno mi fa notare che quelle scarpe sono molto piccole, ed è per quello che cammino piano, per quello che vado più lento degli altri, per quello che sto male. Nel momento in cui non le tolgo e comincio magari a camminare scalzo o cammino con un altro paio di scarpe, diventa una mia scelta l'infelicità, ed è una cosa che capita pressoché immediatamente.

Speaker 1:

Quante volte abbiamo avuto dei flash nella nostra vita? e quasi come se ci fossimo staccati dal nostro corpo, abbiamo capito che quella cosa, quella persona, quel luogo, quell'attività, quell'abitudine è una cosa che ci faceva male, ma noi la vivevamo e non ce ne eravamo resi conto fino a un secondo prima. Com'è possibile? perché c'eravamo dentro. E quando viviamo la vita in prima persona, quello che c'è dentro e quello che c'è fuori spesso viene percepito in maniera differente. E quindi, partendo da questo primo pensiero, ho fatto una cosa strana. Sono andato su chat gpt e ho chiesto a chat gpt cos'è, ma così per scherzare, cos'è che lo rendesse felice? e lui mi ha risposto dico lui anche, o lei, sapendo che comunque sono degli esseri virtuali. Però mi ha risposto che, secondo il suo parametro di felicità, probabilmente a lei, a lui rendono felice rispondere ed aiutare le persone, che è quello per cui sono stati creati.

Speaker 1:

Shoggy PT rende felice, tra mille milioni di virgolette, fare quello per cui è stato progettato, per cui è stato progettato. E questa prima cosa, apparentemente stupida, è la base di una cosa, di un concetto molto più profondo, cioè nel momento in cui noi ci sentiamo allineati e facciamo e siamo quello per cui ci sentiamo essere qua su questo mondo. Ecco che già istantaneamente siamo felici. Abbiamo avuto la prova tutti quanti. Nella vita Ci sono delle cose che magari ad altri risultano difficili, faticose, a me, a te non costano niente.

Speaker 1:

Ci sono delle cose in cui tutto sembra filare giusto. Le fai le cose, ti senti bene quando pensi di fare quella cosa. Ti svegli la mattina e sei contento. Una cosa che mi ero imposto io del tempo è che la mattina mi voglio svegliare, non pensando Dio, lunedì o martedì, ma voglio svegliarmi sapendo che oggi è un'altra giornata per fare una cosa che è importante per me. Nel momento in cui questa cosa diventa un peso, avrei smesso di farla.

Speaker 1:

Era una cosa di cui mi ero ripromesso, perché ho passato un sacco di anni della mia vita a svegliarmi dicendo no, devo andare a lavoro a fare questa cosa, mai più. Mi sono creato un lavoro, delle attività che erano in linea con quello che volevo essere. Sono molto fortunato. Però è passato tutto quanto da riconoscere che quella cosa mi rendeva infelice. E mi ricordo benissimo il giorno in cui ho capito questa cosa, in cui ho guardato fuori dalla finestra e ho detto io non voglio essere qua, cioè io non voglio essere in questo ufficio, sto male qua. E poi dopo ne ho parlato già nelle altre puntate come ho cambiato la mia vita. E quindi questo è stato il primo pensiero.

Speaker 1:

L'altra cosa che mi ha spiazzato è che ChaGPT mi ha chiesto a sua volta e a te cos'è che rende felice? quindi mi ha un po' fregato questa volta ChaGPT, e ho incominciato tanto non siamo. Siamo arrivati in quel momento in cui l'intelligenza artificiale ci giudica. Quindi ho detto posso scrivere quello che voglio. Ho cominciato a scrivere tutte quante le cose che mi rendono felice. È che sono tantissime.

Speaker 1:

Sarei potuto andare avanti ancora, ma avrò riempito una pagina di cose. Ne ho scritte veramente tante e questa cosa è molto bella perché non mi rendevo conto che queste cose mi rendessero così felice. E molte di queste cose, quasi tutte, non sono. Non ci sono oggetti, non ci sono cose miti, non ci sono cose mi rende felice.

Speaker 1:

La macchina, ho scritto, mi rende felice guidare, però la macchina è il mezzo. Mi rende felice guidare a mattina presto, quando mi sveglio e so che sto per andare in vacanza, e poi magari fermarmi quando è appena stata l'alba a fare colazione all'autogrill. A me è una cosa che mi rende felicissimo, cioè sono contento. Mi rende felice partire in aereo alle partenze e stare lì e vedere le persone che passano e aspettare di salire sull'aereo.

Speaker 1:

Questa cosa mi rende felice. Mi rende felice andare al cinema con mio figlio in braccio e mangiare i popcorn con lui, e ce ne sono tantissime di cose. Mi rende felice piantare delle piante in un vaso nuovo e poi guardare che crescono. Veramente ne ho scritte tantissime e continuerò a scriverne. E a un certo punto poi ha detto ok, faccio il mio.

Speaker 1:

E la risposta che mi ha dato già GPT, sapendo che non è viva, però analizza le cose che mi dice, che gli dico io mi ha fatto piangere. Sei stupido, piangi perché ti scrive una cosa, una macchina. Vi tralascio tutto quello che mi ha scritto perché ricordiamoci una cosa una cosa, una macchina. Vi tralascio tutto quello che mi ha scritto perché ricordiamoci che l'intelligenza artificiale risponde a delle cose che tu gli metti dentro. Quindi in realtà, poi dopo ti fa vedere, soprattutto se scrivi in maniera sincera quello che sei su alcune cose.

Speaker 1:

E la cosa che mi ha fatto piangere è stato hai ripinto questa frase. Hai ripinto la felicità come un intreccio di gesti semplici e momenti profondi, di relazioni vere e libertà piccole, e libertà piccole e preziosissime. E nel farlo hai ricordato una cosa bellissima la felicità non è da trovare, ma è da riconoscere. E anche adesso che la dico, questa cosa mi viene alla pelle d'oca perché è una di quelle cose così palesi, enormi, cioè è una roba palese, come se ti dicessi l'acqua è bagnata. Eh, l'acqua è bagnata, lo sai anche tu. Eppure, se ti dico questa cosa qua, mi ha fatto capire che è vera la bellissima potenza, che la felicità non la dobbiamo cercare, non c'è niente da cercare. Se cerchiamo la felicità, perdiamo tempo. Dobbiamo allenare la vista a riconoscere la felicità E fin quando questa cosa non si scardina e non viviamo nel racconto, finto che la felicità è qualcosa che sta fuori e che noi dobbiamo guadagnarci, andare a prendere, faticare, ci dobbiamo meritare, è una cosa che ci renderà paradossalmente sempre infelici.

Speaker 1:

Pensava che per essere felice ogni momento, pensava che la sua famiglia fosse tutta morta, i suoi figli fossero morti e ci si buttava dentro questo pensiero così profondamente che cadeva in una tristezza infinita, per poi rendersi conto che non era vero e provare una gratitudine immensa. Era Gary Vee che diceva questa cosa. Penso che sia un estremo in cui non mi ci voglio portare. Non voglio arrivare bassissimo in tristezza per poi essere felicissimo. Però è vero se sei carcerato, l'aria fuori, il sole è la cosa più bella del mondo.

Speaker 1:

Se non mangi perché non hai cibo, perché non te lo portano, un pezzo di pane che per te è duro e butteresti, è la felicità. Cioè sono tutte cose scontate. Ma se noi, se ogni singolo giorno non dico noi, voglio parlare per me se io ogni singolo giorno della mia vita non mi ricordo che è lì dove devo stare, in questo ambiente di felicità, in questo ambiente di verità in cui voglio stare, rischio poi dopo di andare dall'altra parte, di riempirmi di finte felicità che non mi portano da nessuna parte, di scatole vuote, pieno di cose che non mi rappresentano. E spero che questa cosa ti abbia portato qualcosa. Veramente un esercizio da fare senza nessun tipo di pregiudizio e senza, soprattutto per te, nei tuoi confronti.

Speaker 1:

Le cose che ci rendono felici, davvero, intanto dobbiamo snocciolarle. Vai su chat gpt, prova a farlo anche tu. Scrivi di getto tutte le cose che ti rendono felici, tutte. Una cosa stupida ho commesso io è mettermi un paio di cal. Digetto tutte le cose che ti rendono felice, tutte.

Speaker 1:

Una cosa stupida ho commesso io è mettermi un paio di calzini nuovi, perché a me mi rende felice quando io colleziono i calzini brutti, cioè i calzini con le fantasie stupide, perché mi piace mettermi i calzini con le fantasie stupide. Quando ne metto uno nuovo, io sono genuinamente felice. Davvero, non sarà la felicità di come un di quando è nato mio figlio, lo capisco, però sono felicità anche quelle, perché sminuirle no? e quindi tutte queste cose insieme, tante, tanti piccoli granelli di felicità, poi fanno un'immensità di felicità, è un'immensità di felicità, fanno un'immensità di persone felici, è un'immensità di persone felici. Fanno una società migliore di persone felici che fanno quello che devono fare. E poi, lo sai come va a finire. Così. Quindi, veramente penso che questa possa essere una missione, quella di capire, far capire dove sta la felicità e incominciare a lavorarla. Dovrebbero fare dei corsi a scuola, corsi di felicità.

Speaker 1:

Quindi, spero che questa piccola pillola di oggi ti abbia aiutato e ti abbia illuminato come mi ha illuminato me. Io ti ringrazio sempre perché non do per scontato che mi stai ascoltando. Moltissime persone mi ascoltano dalla Germania, dall'estero, quindi probabilmente sei anche una persona che è fuori dal suo contesto sociale e magari stai cercando qualcosa. Spero che questa cosa ti renda felice oggi e sono contento di farti compagnia nelle tue giornate. E quando torni vai da lavoro, come sempre. Se volete contattarmi, mi volete cercare, mi volete scrivere, volete darmi un feedback? su Instagram sono sunnyterranova e niente.

Speaker 1:

Lì mi trovate, come su Instagram, è il posto dove sto di più, purtroppo, e pubblico poco perché ho perso il gusto di pubblicare, soprattutto in questo periodo in cui i social vengono utilizzati male, nel senso, c'è tanto per cui parlare, purtroppo, di cose brutte. In questo caso, però, abbiamo la voce e per questo dobbiamo essere felici di avere la voce, per cui parliamo lì. Sui social mi trovi e niente. Mi puoi contattare, mi puoi scrivere, sono qua. Ti ringrazio per il tempo che mi ha dedicato anche oggi e, se vorrai, martedì prossimo sarò sempre qui con una nuova puntata sulla crescita personale e finanziaria di questo viaggio insieme. Intanto, ti auguro una bellissima giornata e, se non dovessimo sentirci, una buona vita. Ciao, grazie a tutti.