Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica

Puntata 95: MA (間): Il Potere del Vuoto nella Filosofia Giapponese

Sunny

Send us a text

Il vuoto può essere una delle nostre risorse più preziose. Attraverso il concetto giapponese del "Ma", scopriamo come gli spazi vuoti non rappresentino un'assenza, ma piuttosto una presenza silenziosa che arricchisce tutto ciò che ci circonda.

Durante questo viaggio filosofico, esploro la profonda differenza tra la percezione occidentale del vuoto come mancanza e quella giapponese che lo vede come elemento che aggiunge valore. Dalle pause musicali al silenzio tra le parole, dalla gratitudine che nasce nell'assenza fino agli spazi vuoti che creano significato nell'arte tradizionale giapponese – il "Ma" ci insegna a vedere ciò che apparentemente non c'è.

Racconto l'esperimento rivoluzionario di John Cage con la sua composizione "4'33" di puro silenzio e la saggezza dell'artista Sesshu che dipingeva "più spazi vuoti che inchiostro", permettendo all'immaginazione di completare ciò che l'occhio non vede. Ti invito a riflettere sui tuoi spazi vuoti personali: quali sono i momenti e i luoghi dove hai bisogno di trovare il nulla per ritrovare te stesso?

In un mondo che ci spinge costantemente a riempire ogni angolo della nostra vita, questa puntata offre un momento per rallentare e riscoprire il valore di ciò che rimane quando smettiamo di accumulare. Quali sono gli spazi vuoti che nutri nella tua vita? 

Contact: direefarepodcast@gmail.com
Twitter:
https://twitter.com/direfarepodcast
Tutti i diritti sono riservati.

Speaker 1:

Ciao, stai ascoltando Tra il dire e il fare, il mio podcast che parla di crescita finanziaria e personale. In pratica, e bentornati alla puntata numero 95 di Tra il dire e il fare, e oggi parliamo di un argomento che coinvolge il Giappone, a cui sono super attaccato. Se sapete, ho scritto un libro per mondatori proprio sul Giappone. Sto scrivendo un nuovo libro che coinvolge anche il Giappone, a cui sono super attaccato. Se sapete, ho scritto un libro per mondatori proprio sul Giappone. Sto scrivendo un nuovo libro che coinvolge anche il Giappone e questo momento oggi si collega proprio a questo libro che sto scrivendo. Oggi parliamo del ma. Cos'è il ma? Il ma in giapponese è il vuoto, ma non parliamo di vuoto come assenza, ma come una presenza silenziosa, come qualcosa che con la, come assenza, ma come una presenza silenziosa, come qualcosa che con la sua assenza dà valore. E questo concetto, secondo me, è molto bello e ci può aiutare a portare questo valore anche nella nostra vita di tutti quanti i giorni. Da occidentale, la prima cosa che viene in mente quando parlo di, ma, quindi di vuoto, è mancanza, assenza, o mi sento vuoto dentro, un vuoto nel cuore, questa casa è vuota senza te, e sono tutte quante cose che ci fanno percepire il vuoto come un qualcosa che toglie nel concetto invece giapponese, e le vuoto è qualcosa che dà valore. Per esempio, se noi pensiamo in maniera molto banalmente a una canzone, una canzone senza spazi, senza intervalli, senza nessun tipo di vuoto tra l'una e l'altra, sarebbe inascoltabilepire quello che ci è stato detto e quindi praticamente inutile. Quindi, già partendo da questi piccoli concetti, capiamo che il vuoto e le pause hanno un grandissimo valore e ci può aiutare a portare questo valore anche nella nostra vita di tutti quanti i giorni. Da occidentale, la prima cosa che viene in mente quando parlo di, ma quindi di vuoto, è mancanza, assenza, o mi sento vuoto dentro, un vuoto nel cuore. Questa casa è vuota senza te e sono tutte quante cose che ci fanno percepire il vuoto come un qualcosa che toglie. Nel concetto invece giapponese, il vuoto è qualcosa che dà valore. Per esempio, se noi pensiamo in maniera molto banalmente a una canzone, una canzone senza spazi, senza intervalli, senza nessun tipo di vuoto tra l'una e l'ono, che non ci farebbe concepire quello che ci è stato detto e quindi praticamente inutile. Quindi, già partendo da questi piccoli concetti, capiamo che il vuoto e le pause hanno un grandissimo valore.

Speaker 1:

Un altro concetto che mi piace tantissimo è quello che dentro al vuoto si riconosce l'assenza di qualcosa. Quindi non come mancanza, ma come gratitudine verso quello che c'era prima. E questo è un altro concetto che a cui sono molto legato, perché tra i vari pilastri fondamentali, tra i vari valori principali che mi porto dentro, quello della gratitudine verso, non quello che ho in questo momento, ma quello che ho avuto. Quindi, grazie per aver avuto questa cosa bellissima, queste conoscenze, questi amori fantastici. Nell'assenza si trova il vero valore. Quante volte capiamo che ci manca qualcuno quando non c'è più Oppure, ci manca qualcuno quando non c'è più Oppure, ci manca un posto quando vado via e dico quel cavolo, lì, non pensavo, ma mi manca veramente tanto. Ecco, non nella mancanza nel senso che ho bisogno di riavere quella cosa per forza, ma nella gratitudine che in quel vuoto ho dato valore a quella cosa che adesso non c'è più. È un concetto molto fine, anche da discutere, che però secondo me racchiude una grandissima saggezza.

Speaker 1:

Un'altra cosa molto importante è il silenzio tra le persone, e parlavo proprio con con degli amici, in quanto di quanto sia in giappone sia importante, è fondamentale il silenzio. Ma non il silenzio perché non si sa che cosa dire. Quindi non è un silenzio di circostanza, ma è un silenzio in cui ti do modo di essere vicino a me, ma senza per forza riempirlo di parole, che magari sono inutili. Ed ecco che quando poi dopo si parla, quelle parole che si dicono hanno un valore perché tutto intorno c'è il silenzio e quando è l'ultima volta che vi siete trovati da soli in mezzo a qualcosa di completamente vuoto, in una stanza vuota o magari in una situazione in cui non c'era nessuno. Ci capita sempre di più di rado Abbiamo le case piene di oggetti che in realtà questo sarebbe un altro discorso in cui magari parleremo un'altra volta del minimalismo, quindi quanto le cose riempire di cose in realtà ci appesantisca, e quindi in questo caso, anche in Giappone le case sono spesso vuote, completamente essenziali, e in quegli spazi però c'è tutto quello che ci serve.

Speaker 1:

E quindi l'ultima volta che siamo stati in un posto veramente vuoto, spesso abbiamo trovato poi delle risorse per andare a cercare qualcosa da altre parti. Il vuoto ci dà risorse, il ma ci spiega anche il valore degli spazi vuoti. È un concetto che secondo me è personale, che possiamo approfondire piano piano. Qual è il tuo, ma Qual è il tuo spazio vuoto? Qual è il tuo punto da non riempire, che è solamente per te e in cui tu hai bisogno di trovare il nulla? cioè, mai pensato.

Speaker 1:

Io ho dei miei spazi che devono essere vuoti, ad esempio la mia scrivania quando devo scrivere. Sto scrivendo adesso il nuovo libro, sto scrivendo il secondo nuovo libro, che in realtà sarebbe il terzo, perché lo sto riscrivendo, e ho bisogno di avere la scrivania vuota e tutto quanto libero per me quando scrivo, perché tutto il resto mi toglie Spesso. Ho bisogno di avere la testa completamente vuota e quindi vado in posti in mezzo ai boschi o in posti dove non c'è niente per cercare di svuotare la testa. Ci sono tantissimi concetti di vuoto di cui magari non ci rendiamo conto, che però ci danno tantissimo. Ci sono, ad esempio, alcuni racconti che mi sono piaciuti di molto. C'è quello di John Cage, che nel 52 fece una composizione musicale che si chiama 4 minuti e 33 e fece questo concerto nella Woodstock Concert Hall a Maverick.

Speaker 1:

E questo concerto, questo pezzo che si chiamava 4 minuti e 33, in realtà erano silenzio. Lui per 4 minuti e 33 non fece assolutamente niente. All'inizio le persone si rimasero stupite aspettando che incominciasse il pezzo. Poi, dopo un po', quando il silenzio e il vuoto cominciava a diventare difficile da gestire, si irritarono e dopo un certo punto incominciarono a sentire i frusci delle foglie, i respiri degli ascoltatori, il cigolare delle sedie, il battito del proprio cuore. Cage aveva introdotto all'interno di questo pezzo che in realtà non era pezzo, il concetto di Ma.

Speaker 1:

Aveva dimostrato che il silenzio, come negli insegnamenti zen, non era vuoto ma era pieno di vita. Anni dopo, cage, quando gli fu chiesto di questo esperimento, disse che non esiste il silenzio vero. C'è sempre qualcosa da sentire. E il Ma mi ha insegnato che il silenzio è solo un altro tipo di suono. Questo è un racconto molto bello. Un altro racconto che mi è piaciuto quando ho cominciato a studiare il concetto di Ma è quello dell'artista Sesshu, che visse nel XV secolo. Sesshu era un artista sumie e usava questa tecnica al tempo rivoluzionaria, dove dipingeva paesaggi usando più spazi vuoti che inchiostro. Dipingeva paesaggi usando più spazi vuoti che inchiostro Allora.

Speaker 1:

Un giorno un giovane allievo gli chiese perché lasciasse così tanto bianco nelle proprie tele. Non lo sono incompiute, gli disse e Sessu sorrise e indicò un rotolo appena terminato, dove mostrava una montagna dipinta con pochissimi tratti essenziali, circondati da vaste aree bianche, e disse dimmi che cosa vedi in questi spazi. L'allievo guardò più attentamente e disse vedo della nebbia che avvolge la montagna, il cielo infinito e la vastità nel mondo. E lui disse proprio esatto, io non dipingo una nebbia o il cielo. Lascio che il vuoto si dipinga da sé e il ma è lo spazio. Non dipingo la nebbia o il cielo. Lascio che il vuoto si dipinga da sé E il ma è lo spazio non dipinto.

Speaker 1:

Contiene l'infinito possibile E se riempissi ogni spazio con inchiostro, limiterai l'immaginazione. Il vuoto permette alla mente di completare ciò che l'occhio non vede. Penso che in questo racconto si possa avere la definizione perfetta di quello che è il ma si possa avere la definizione perfetta di quello che è il ma Quindi, come creare, come utilizzare questo? ma nella nostra vita di tutti i giorni? Ti lascio qualche secondo per pensare. Ecco, sentito questo vu. Quanto in realtà fosse carico, è quasi più difficile da reggere di quando parlo Dove l'orecchio andava, cosa stava aspettando?

Speaker 1:

com'era allerta? perché stava aspettando il momento in cui si ritornava alla parola. Questi concetti li possiamo utilizzare nella vita di tutti quanti i giorni. Prima di tutto rallentando, senza aver paura di riempire la nostra vita di relazioni, di cose, di oggetti, di persone, di parole. Rallentando e cominciando a vedere veramente che cosa rimane, quindi come in una scatola piena di cose in cui tutti gli oggetti poi si perdono quando noi cominciamo a togliere, e ne rimangono pochi, ne rimane solamente uno.

Speaker 1:

Quell'oggetto ha un grandissimo valore, sia in base a dove sta sia proprio per la sua essenza, e oggi mi ha fatto una puntata un pochino più filosofica. Sono concetti che voglio affrontare sempre di più, che sto affrontando proprio per la scrittura del nuovo libro con cui mi sto confrontando e che sto cercando di implementare poi nella mia vita di tutti i giorni. In questa giornata, se è la prima volta che mi segui, ti chiederei magari di mettermi una recensione e di seguirmi sulla piattaforma dove mi stai ascoltando in questo momento. Se vuoi cercarmi su Instagram, mi trovi come Sunny Terranova, s-u-n-n-y Terranova. Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e, se non dovessimo sentirci più, ti auguro una bellissima giornata e una buona vita. Ciao.