
Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica
🎙 Benvenuti alla Stagione 3 di Tra il Dire e il Fare!
Questo podcast è nato da una semplice domanda:
E se provassimo davvero a mettere in pratica tutto ciò che leggiamo nei libri sulla crescita personale?
Un esperimento diventato viaggio collettivo, fatto di esperienze vere, riflessioni condivise e confronti sinceri. Niente formule magiche, solo la voglia di scoprire – passo dopo passo – se e come certi strumenti possano davvero aiutarci nella vita di tutti i giorni.
Qui non troverai risposte assolute, ma domande potenti.
Non guru, ma compagni di cammino.
🎧 Impariamo insieme, sbagliamo insieme, cresciamo insieme.
Con un unico obiettivo: diventare, ogni giorno, una versione migliore di noi stessi.
Siete pronti a cominciare?
Allora… si parte.
Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica
Episodio 103: La frase che sblocca la tua vita
Hai mai sentito quella vocina interiore che ti sussurra "non farlo", "rimanda a domani", "non sei pronto"? In questo episodio rivelatore, condivido uno dei segreti più potenti che hanno trasformato la mia vita: la filosofia del "lo faccio in ogni caso".
Questa semplice ma rivoluzionaria strategia mi ha permesso di superare i blocchi mentali, l'autosabotaggio e la procrastinazione che per anni hanno limitato il mio potenziale. Ti racconto come, proprio quando sentiamo un forte impulso a non agire - per paura, disagio o sensazione di inadeguatezza - lì si nasconde l'opportunità più grande di crescita. Condivido anche un'esperienza personale significativa: quando, completamente afono, sono riuscito comunque a cantare in un tour con uno dei miei idoli musicali, dimostrando che i limiti sono spesso solo nella nostra mente.
Esploro il funzionamento del nostro cervello quando percepisce "pericoli" (come parlare in pubblico o affrontare un esame) e come attiva meccanismi di protezione che possiamo imparare a bypassare. Ti presento anche metodi complementari come la "Regola dei 5 secondi" di Mel Robbins e la potente metafora di Hernán Cortés che bruciò le sue navi per eliminare ogni possibilità di ritirata. Quando eliminiamo le nostre "exit strategy" mentali, ci impegniamo completamente nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
Se stai lottando con l'indecisione, la paura del giudizio o l'autosabotaggio, questo episodio potrebbe essere il punto di svolta che stavi cercando. Ascolta ora e scopri come trasformare il tuo approccio alle sfide della vita con un semplice ma potente mantra: "Lo faccio in ogni caso".
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Ciao, bentornati a Tra il dire e il fare, il mio podcast che parla di crescita personale e finanziaria. Io sono Sanni e stai ascoltando la puntata numero 103 del nostro viaggio insieme. Oggi probabilmente sentirete la puntata un pochino in ritardo e stamattina non è uscita perché ieri non ho scritto il podcast e non l'ho neanche registrato. E lo sto facendo adesso, oggi che è martedì, quindi potreste sentire questa puntata o martedì pomeriggio o addirittura mercoledì mattina. Vediamo, sia personalmente che per tanti fattori, e ultimamente sto pensando anche molto come portarvi sempre di più qualcosa di pratico. Oggi vi voglio condividere con voi forse uno dei segreti che utilizzo di più e una delle cose che mi aiutano di più a sbloccarmi e uscire dalla mia camera. Anni fa, quando il cervello e la parte che mi tutelava e che mi salvaguardava mi diceva di riprocastinare, di rimandare, di non fare le cose, ho sempre avuto nella mia testa un'idea che poi negli anni si è rivelata vera in realtà. Resta un'idea che poi negli anni si è rivelata vera in realtà, che ogni volta succede qualcosa e dentro di me sento l'impulso molto forte di non farla, perché mi fa paura, perché mi provoca disagio, perché penso che sia qualcosa, di non essere pronto per questa cosa. Quello è il momento in cui mi tappo il naso, chiudo, po le orecchie al cervello e le facce appunto, e devo dire che nove volte su dieci, per non dire dieci volte su dieci, quando prendo questa decisione, dall'altra parte della paura di fare qualcosa, dall'insicurezza, dal mille dubbi, dal autosabotaggio che mi creavo, ho sempre trovato un premio, qualcosa che mi ha premiato. E quindi, quando a mente conscia decido di fare una cosa, poi, dopo una volta che l'ho decisa e ho deciso di farla, quella cosa la faccio. E mi ripeto quando questa vocina nell'orecchio mi dice aspetta, però non sei pronto, oppure non lo fare oggi, farò domani, che tanto c'è tempo, o ancora, ma sei sicuro che lo vuoi fare, perché probabilmente in realtà poi non ti serve, c'è meglio rifare, meglio da fare. Ecco, quando c'è, sento questa vocina o un messaggio automatico che mi fa ripetere quattro parole io lo faccio in ogni caso.
Speaker 1:Lo faccio in ogni caso. Se devo andare in un posto e ho deciso di andarci e la persona con cui volevo andarci non ci vuole venire, ma è una cosa cui tengo, io lo faccio lo stesso. Non mi faccio sabotare dalle cose che vengono da fuori. Se ho deciso di presentarmi magari per un concorso o iscrivermi da qualche parte, se per mille motivi non mi sento pronto, non penso di non aver studiato, o comunque sento che c'è qualcosa che mi blocca. Quello non è già. Lo so a priori che non sarà una scusa perché comunque io lo faccio in ogni caso, che non sarà una scusa perché comunque io lo faccio in ogni caso.
Speaker 1:Questa cosa ha completamente cambiato. Cambiato uno switch che c'è nel cervello che mi permetteva, lasciava un piccolo spazio dove mi permetteva una exit strategy molto sicura, nel momento in cui io sapevo che potevo non fare qualcosa, sapevo che quella cosa potevo non farla. Quindi, di controparte, potevo anche impegnarmi un pochino di meno, perché tanto potevo non farla. Ed è un po' quella cosa che ci insegnano i genitori non tutti, alcuni ti permettono di scappare, altri no. Però sono quei genitori. Che tu stia male, che tu possa dire di non essere pronto domani a scuola, ci vai, punto. E chi aveva questo tipo di genitori sa che non c'erano scusanti e quindi si preparava, perché il giorno dopo non c'era la maniera di dire stavo male, o la febbre, mi c'è qualcosa che mi blocca, oppure riuscivo magari a fare un pianto e bloccarlo. No, sapeva che dovevo andarci, quindi il giorno prima studiava E questa cosa poi ti ha creato, ci ha creato un meccanismo in cui non ci sono più scuse.
Speaker 1:Laddove invece sai che c'è qualcosa che ti può parare, ecco che ti permettono di tanto. Poi, al limite faccio questa, uso questo mezzo per schivare il problema, per posticiparlo, quindi io lo faccio. In ogni caso è un qualcosa che mi permette di togliere ogni scusante e lasciare semplicemente la mia decisione, quella presa a mente fredda. È il risultato di questa occasione. Ovviamente ci sono mille motivi in cui può capitare che è la vita che non ti permette di fare nulla. Se devo andare a fare una maratona e ho 48 di febbre, probabilmente se ci vado ci rischio la vita. Quindi magari non lo faccio, e lì c'è di mezzo il buonsenso. Però è anche vero che è capitato di fare delle cose ai limiti.
Speaker 1:Per esempio, mi è capitato di dover andare a cantare in un momento in cui ero completamente afono. Questa è stata una cosa che ve la voglio raccontare. Ho cantato con uno dei cantanti che era il mio mito quando ero più gane. Ho avuto questa fortuna di accompagnarlo in un tour E due giorni prima, durante le prove generale, divento completamente afono, ma del tutto afono. Non mi era mai capitato nella vita, non mi è più ricapitato.
Speaker 1:Per fortuna, però ero completamente afono, cioè non usciva niente, tant'è che non ho fatto le prove, ho assistito, completamente impanicato, e lì c'erano due opzioni o non andare, non partire per fare questo, questo tour, aspettare, sarei meglio. Oppure dire sai che c'è, io questa cosa la faccio in qualche maniera. Me la porto a casa, ve la faccio molto corta. Sono salito sul palco e vuoi l'adrenalina, vuoi la forza di quel momento, vuoi qualsiasi cosa. In quel momento, comunque, ho cantato, mi è tornata la voce, era perfetta come prima.
Speaker 1:No, potevo averla potuto fare molto meglio. Si sentiva da fuori che era così male, non penso. E comunque ho portato a termine qualcosa. Poteva essere sicuramente stato l'effetto stress, qualcosa che mi ha autosabotato, però in realtà è così E nella vita poi dopo mi è capitato tantissime volte di provare questa sensazione di bloccarmi e di avere qualcosa che fisicamente mi diceva stop.
Speaker 1:Questo ovviamente il cervello e il corpo non lo fanno contro di noi, ma è per tutelarci. Il cervello, quando vede qualcosa che può essere pericoloso, a livello inconscio, non sa se c'è dall'altra parte c'è il fatto di non essere pronti, un esaminatore per un esame, magari la ragazza o il ragazzo che ti piace, che ti potrebbe rigettare, o qualsiasi altra cosa. Sa semplicemente che c'è qualcosa di pericoloso e quindi attiva la modalità, come si dice, attacca o scappa, l'adrenalina parte, il corpo può reagire in maniera differente e tante volte questi effetti servono proprio per bloccarti. Io lo faccio in ogni caso ho bypassato un po' questa funzione e per me ha sempre funzionato. Mel Robbins ci ha scritto un libro anche su questa cosa, usando un metodo diverso che ti permetteva di bypassare questa paura.
Speaker 1:Il libro era La regola dei 5 secondi che, molto banalmente semplificandola, era una volta che tu hai preso una decisione e comunque devi fare una cosa, a prescindere che tu abbia paura, non ne abbia voglia, che tu ti senta inadeguato conta fino a 5, poi bypassa ogni tipo di scelta ponderata e fallo. Quindi se la mattina, banalmente, ti volessi alzare alle 6, senti la sveglia, è fuori piove, fa freddo, non hai fatto la borsa, ieri hai avuto un mal di pancia, poi hai litigato con il tuo compagno e con la tua compagna, hai avuto tutti i problemi di questo mondo. Ma se ti devi alzare perché poi magari devi andare in palestra, ok, dici conto fino a 5 e poi mi troverò in piedi, mi alzo e lo faccio a prescindere da quello che mi dice il cervello, ed è un metodo molto semplice che proprio crea un automatismo. Quando non voglio farlo, 1, 2, 3, 4, 5, lo faccio E anche questo è una maniera molto efficace per bypassare questo muro di paure che ci troviamo davanti. Non vi sto raccontando niente di sconvolgente che magari già non fate, però vi assicuro che quando sentirete questa vocina dentro di voi, siccome parla in un'altra maniera, probabilmente capirete che potete usare uno di questi metodi per riuscire a tirarvi fuori da questo blocco.
Speaker 1:Un altro mezzo per cui utilizzo sempre questo io lo faccio in ogni caso è quando c'è qualcosa, quando il giudizio di quello che sto per fare o potrei fare mi blocca dal farlo. Quindi magari mi sento sicuro, so di essere pronto, però magari so anche di non essere il più bravo di tutti, o magari c'è qualcuno a cui tengo molto, che mi sta per ascoltare, e se poi mi giudica male, cosa penserà di me? Anche quel caso? lì io lo faccio. In ogni caso mi permette di dire ok, non è una scelta se lo faccio e basta, e mi obbliga a farlo al meglio delle mie capacità ancora prima, prima di partire. Facendo un piccolo esempio, è come se ci fosse un burrone e voi prendeste la rincorsa sapendo che non c'è maniera di fermarsi. Quindi voi in quel momento accelerate al massimo e staccate e fate un salto da una parte all'altra di questo burrone al massimo delle vostre potenzialità. Se invece fate la stessa cosa, però sapendo durante la corsa che magari arrivate sul bordo, potreste fermarvi se non vi siete sicuri, ecco che già la riuscita viene. La possibilità di riuscita viene dimezzata perché sapete che ci saranno uscite.
Speaker 1:È un pochino come fece anche Hernán Cortés quando, nel 1500, bruciò tutta la sua flotta di 11 navi per far sì che i suoi uomini, i suoi combattenti non avessero alternative se non andare avanti e combattere contro l'impero azzeco per conquistarlo. Non c'era opzione di tornare indietro o si andava avanti o si moriva. Questo tipo di mentalità non portata così all'estremo, e ovviamente magari per fini un pochino più nobili, assolutamente più nobili. Però possiamo implementarlo anche nella nostra vita, quando ci fissiamo un obiettivo. Io spero che queste piccole pillole ti siano state d'aiuto e ti ricordo sempre, se sei arrivato fino a qua, che sto scrivendo il nuovo corso.
Speaker 1:Sto anche scrivendo il nuovo libro. Sto facendo un po' di cose, però queste due cose stanno andando in parallelo. Facendo un po' di cose, però queste due cose stanno andando in parallelo. Quindi poi, se vorrai, potrai entrare in fase beta per che siamo e di che cosa vogliamo, non basati su preconcetti o su finti, finti desideri, ma su quello che veramente parte dal nostro, dentro di noi, per vivere, per cercare di vivere la vita in maniera più felice e più coerente possibile con quelli che sono i nostri nostri valori. Bene, io, come sempre, ti ringrazio tantissimo. Vi ringrazio tantissimo per avermi ascoltato ed essere rimasti qua. Sono tre anni che siamo insieme, cominciamo a essere un bel gruppetto e vi ringrazio davvero. Mi fa sempre piacere dedicarvi un po' di tempo e stare qua con voi, e quindi noi ci sentiamo, settimana prossima, sempre qua per parlare di crescita personale e finanziaria. Io ti ringrazio e, se non dovessimo sentirci, ti auguro una bellissima giornata e una buona vita. Ciao. Grazie a tutti.