Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica

Ep 106: Come funziona la felicità - Sonja Lyubomirsky

Sunny Season 4 Episode 106

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La felicità non è un premio a fine corsa: è un mestiere quotidiano. Partiamo dalla scienza per mettere ordine tra miti duri a morire e strategie che funzionano davvero, prendendo spunto dal lavoro di Sonia Lyubomirsky e dal suo approccio evidence-based. Con un linguaggio semplice e diretto, esploriamo cosa significa benessere psicologico oggi e come trasformarlo da “momento fortunato” a stile di vita sostenibile.

Sveliamo il modello 50-10-40: genetica e circostanze contano, ma la leva del 40% di attività intenzionali è nelle nostre mani. Da qui costruiamo un toolkit pratico: gratitudine quotidiana che riallinea l’attenzione, ottimismo realistico che non nega il dolore, stop al confronto sociale che prosciuga energia. Entriamo nelle relazioni come motore di benessere, nella gentilezza come boomerang emotivo, nel coping per attraversare i periodi difficili con piani e confini chiari. Parliamo di perdono come liberazione, di flow che accende la motivazione intrinseca, di savoring che rallenta e fa assaporare i momenti buoni invece di rimandarli al futuro.

Diamo direzione con obiettivi autentici e passi minimi, uniamo meditazione e attività fisica per sincronizzare mente e corpo, e sfruttiamo il legame postura-mente per “agire” stati interni più efficaci senza cadere nella finzione. Affrontiamo il problema dell’adattamento edonico, l’importanza del contesto sociale, e quando è necessario chiedere supporto professionale. Chiudiamo con quattro azioni immediate per iniziare oggi: tre gratitudini, un atto di gentilezza, dieci minuti di meditazione, un micro-obiettivo significativo. Se cerchi crescita personale, benessere mentale e abitudini che durano, qui trovi una mappa chiara e strumenti pronti all’uso.

Se ti è utile, iscriviti, lascia una recensione e condividi la puntata con chi sta cercando il proprio 40% di felicità: quale pratica proverai per prima?


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Speaker 1:

Ciao, bentornati a Tra il dire e il fare, il mio podcast che parla di crescita personale e finanziaria. Io sono Sanni e stai ascoltando la puntata numero 105 del nostro podcast insieme. Oggi parliamo di un libro che si chiama The How of Happiness, di Sonia Lyubomirsky scusate la pronuncia che è un'autrice russa che insegna psicologia all'Università della California di Riverside, è vincitrice del Temptation Positive Psychology Prize nel 2002 e finanziata dal National Institute of Mental Health, quindi ha un bel curriculum ed è un approccio scientifico e basato sulle ricerche empiriche e non di autoaiuto generico. Come ci ricorda Aristotele, la felicità è il santo graal e il significato ultimo e scopo della nostra vita. Tutti quanti vogliamo essere felici, ma è possibile diventare felici? Ecco, questo libro risponde proprio con la scienza a questa domanda e, piccolo spoiler la risposta è sì, si può, ma richiede del lavoro, molto lavoro.

Speaker 1:

Il concetto di base del libro è rivoluzionario tanto quanto semplice, ovvero la premessa principale è la felicità non è qualcosa che ti capita, ma è qualcosa che ti crei. Come ti risuona questa cosa? Io ci ho sempre creduto che la felicità è qualcosa che non ci casca dal cielo, ma che dobbiamo incominciare a cercare e capire e creare nella nostra vita. E la prima maniera è sfatare tre miti principali su come si trova la felicità. Quindi, mito numero uno è che la felicità deve essere trovata, ma tolta dove la felicità non è là fuori, da qualche parte. Non arriva ottenendo un lavoro perfetto, la relazione perfetta, ottenendo tanti soldi, ottenendo tutte le cose scintillanti che vediamo in giro.

Speaker 1:

La felicità, anche se è banale, è dentro il tuo controllo, nel presente. Più riesci a gestire il presente, a capire, ad apprezzare il presente, più sei vicino alla felicità. Il mito numero due dice esiste uno stato perfetto di beatitudine permanente. No, è falso. Non esiste uno stato di felicità continua, è perfetta, è impossibile ed sarebbe innaturale. Ed è e sarebbe innaturale.

Speaker 1:

Quindi, il ricerca della felicità e la felicità stessa hanno, fanno parte anche di un processo in cui le emozioni negative fanno parte della ricerca della felicità. Quindi, come si dice, non ci può essere luce senza buio e non ci può essere buio senza luce. Sono due parti che lavorano in contemporanea. Quindi la felicità non è assenza di problemi, ma la capacità di gestirli bene e, soprattutto, collocarli in una maniera che abbiano un peso ben specifico. Il mito numero 3 è la felicità arriva automaticamente col successo. No, è un mito da sfatare, ovviamente, perché le aspettative troppo alte portano a delusioni. La cultura individualista di questo periodo ci lascia soli a gestire tutto quanto.

Speaker 1:

E quindi qual è il risultatoa in moto, che va allenata, che va cercata e che non è costante, ma che è fluttuante e quindi dobbiamo essere ancora di più consapevoli e grati di quando la troviamo. La definizione di felicità è l'esperienza di gioia, contentezza e benessere positivo, combinata con il senso che la propria vita sia buona, significativa e degna di essere vissuta, e quindi è un flusso continuo, non uno stato binario di felice e infelice, che racchiude nel suo processo gli alti e bassi, e quindi anche nell'infelicità, nella negatività si esprime la gratitudine e c'è sempre un pizzico di felicità dito. C'è questo, c'è ovviamente un modello scientifico, una formula della felicità, perché la felicità viene determinata da tre fattori il set point genetico, che purtroppo è del 50%, quindi è la tua predisposizione naturale. C'è ovviamente anche un componente chimico la produzione di ormoni, la produzione di serotonina Ci sono alcune persone che hanno un problema della creazione di serotonina E quindi questo è il set point genetico, che è quasi il 50%.

Speaker 1:

L'altro ovviamente è il 10% e sono le circostanze di vita, quindi dove vivi, quanto guadagni, in che periodo storico puoi essere nato e tutto quello che la vita ti mette di fronte, perché ovviamente chi nasce in un contesto molto disagiato, ha più difficoltà a trovare la felicità. Molto disagiato, ha più difficoltà a trovare la felicità. Però questo è il 10 per cento. Quindi, su questo 50 per cento set point genetico e questo 10 per cento circostanze di vita noi non abbiamo controllo, ma abbiamo il controllo sul 40 per cento che rimane, sulle attività intenzionali.

Speaker 1:

Quindi, quello che fai per essere felice, quindi, è in questo 40 per cento, sotto il tuo controllo, su cui tu puoi veramente lavorare. Ci sono piccole azioni quotidiane che hanno un impatto enorme sul lungo termine per la tua felicità. Quindi, hai in mano la tua vita, hai in mano il dovere di essere felice, il dovere, l'onere di essere felice. E non è un compito semplice, perché la mente è il tuo asset numero uno, il tuo asset più importante E, come un muscolo, va allenato costantemente alla ricerca della felicità, alla ricerca della felicità. Ma, come in tutte le formule, come nelle diete, le diete funzionano in quel momento, ma noi vogliamo.

Speaker 1:

Quindi non vogliamo la dieta, non vogliamo la cosa sul momento, ma vogliamo cambiare il nostro stile di vita. Ecco, per la felicità è la stessa identica cosa. Non è un progetto notantum, ma ci vuole un impegno continuo e costante per imparare a riconoscere la felicità e portarla tutti i giorni nella nostra vita. Sono come tutte le cose che funzionano. Non sono una cosa che è one size fits all, quindi non è una cosa che funziona per tutti, dove vanno adattate alla tua personalità. Quindi, sperimentale e trova quelle che funzionano per te e implementali nella tua vita.

Speaker 1:

Partiamo con questi 12 punti. Il primo lo ripetiamo moltissime volte, io me lo sono anche tatuato perché è una cosa che fa parte della mia vita ormai è esprimere gratitudine. Perché funziona? Perché sposta il focus dal negativo al positivo, perché ti apre gli occhi e ti incomincia a far vedere il mondo in un'altra maniera. Alcune persone ce l'hanno innata, questa abitudine, altre persone invece hanno bisogno di praticarla, di allenare questo muscolo.

Speaker 1:

Come si fa la sera cerca, prendi carta e penna e scrivi dalle tre alle cinque cose per cui tu sei grato, perché tu sei grata. E se non le trovi, cerca sempre più nel micro. Può essere un caffè buono, può essere il sole che ti è una bella giornata magari oggi è stata una giornata di sole può essere una telefonata che hai ricevuto, può essere anche semplicemente il fatto di riconoscere che sei fortunato perché magari hai ancora un papà o magari una mamma, o perché hai un compagno, una compagna accanto, o perché puoi abbracciare tuo figlio. Ecco queste piccole cose, quando le scrivi, incominciano a prendere un valore differente. Il secondo è coltivare l'ottimismo.

Speaker 1:

Bisogna differenziare tra ottimismo cieco e ottimismo realistico. Non bisogna negare i problemi, ma vedere le possibilità. Bisogna visualizzare il miglior, se futuro è possibile. Quindi non bisogna dire tutto va bene anche se fa male, ma bisogna capire che questo male è, come dicevamo prima, un momento transitorio verso qualcosa che poi andrà meglio. Punto 3 è evitare il pensiero eccessivo e il confronto sociale. Ormai, i social media attraggono la nostra attenzione nella trappola del confronto. Ecco, bisogna smettere di confrontarsi e continuare con una propria visione di quello che si ha. Quindi smettiamo di rimuginare costantemente e magari cominciamo a guardare di più cosa abbiamo ricollegandoci alla gratitudine.

Speaker 1:

Numero 4 è praticare la gentilezza. Piccoli gesti quotidiani contano. Un sorriso e aprire e tenere aperta la porta hanno effetto boomerang, perché più fate del bene, più vi viene voglia di far bene e più anche gli altri viene voglia di far bene. Fare del bene a certe volte è quasi una cosa egoistica, perché fare del bene fa star bene e quindi comincia un meccanismo in cui hai voglia di far star bene gli altri perché anche tu stai bene.

Speaker 1:

Punto numero 5 coltivare le relazioni sociali. Quindi meno quantità e più qualità. Quindi non vuol dire stare in mezzo a un sacco di persone, fare i mille aperitivi e conoscere un sacco di gente, ma vuol dire investire tempo nelle connessioni significative. Le relazioni sono fondamentali per la felicità, perché nel nostro gruppo riusciamo a coltivare come una pianta quello che poi è veramente il nostro essere. Troviamo degli specchi nelle persone che troviamo e con cui dividiamo. Spesso si dice dimmi chi frequenti e ti dirò chi sei, e questa cosa spesso è molto vera. Noi siamo il mix delle cinque persone che frequentiamo di più e quindi è importante avere delle relazioni sociali di qualità, di altissima qualità.

Speaker 1:

Punto numero sei è sviluppare strategie di coping. Quindi la resilienza è costruire. Avere dei toolkit mentali per i momenti duri è fondamentale. Cosa vuol dire questo? vuol dire che non dobbiamo far finta che i momenti di stress non arrivino, che i problemi, anche grandi, non arrivino. Ma se in questo momento non li stai vivendo, avere delle strategie che ti possano aiutare poi in quel momento a uscire più velocemente o a riconoscere che sei in un grosso momento di difficoltà, è già il primo passo verso uscire da quel problema. Quindi, se ci sono delle situazioni in cui tu sai, ti ritroverai già in anticipo, capire come potresti rispondere e come potresti uscirne in anticipo. Ti danno, ti dà delle chiavi, ti dà un tool che poi ti permetterà di uscirne fuori e ti darà anche l'immagine, la sensazione di avere il controllo su questi problemi.

Speaker 1:

Numero 7 imparare a perdonare. Questo non vuol dire dimenticare ok, non dimentichiamo le cose ma lasciare andare, vuol dire non portarci dietro questa zavorra. Il perdono è un regalo che non stai facendo alla persona che perdoni, ma che stai facendo a te stesso, a te stessa. Quindi, fatti questo regalo, liberati dal rancore, dall'amarezza, perdona, usa anche un po' di misericordia e di amore verso queste persone e vai avanti.

Speaker 1:

Numero 8, aumenta le esperienze di flow. Cosa vuol dire? Trova le attività che ti assorbono totalmente. Ci sono certe attività, soprattutto le passioni, le grandi passioni che le persone hanno la musica, l'arte, la scrittura, la lettura. Ci sono quelle attività che ti fanno perdere completamente la cognizione del tempo. Sforzarsi completamente in questa attività libera completamente delle ancore che hai in testa e ti fa connettere con la parte migliore di te.

Speaker 1:

Quelle sono momenti di gioia estrema, quando fai delle cose che ti fanno completamente scordare il dove sei e per quanto tempo lo stai facendo. L'altro punto, il punto numero 9, si chiama severing, quindi godersi la vita, saporare la vita. Nella mindfulness. Questo è un punto focale, perché ti aiuta a essere qua e essere nel presente e apprezzare i momenti positivi. Quindi, non procrastinare la vita, la bellezza di quello che stai avendo in un futuro o non relegarlo nel passato, ma sapere che in questo momento, proprio in questo preciso momento in cui ti stai dedicando cinque minuti per ascoltare questo podcast, è un momento di estrema gioia, spero per te, è un perché, a prescindere da quello che sto dicendo, è un momento che tu hai deciso di dedicare per te, per migliorare la tua vita, per stare meglio. Ecco, non dare per scontato che questo sia normale. Tu sei speciale, stai facendo questo lavoro su di te e all'accettazione di questa cosa e di questi piccoli momenti poi dopo ti creano quello stato di purpose, quindi di significato che stai facendo qualcosa per te. Ecco, creati questi momenti presenti, di apprezzamento positivo anche verso te stesso.

Speaker 1:

Numero 10 perseguire obiettivi significativi. Gli obiettivi devono essere tuoi, quindi non quelli che ti impongono tempo nella famiglia, quello che ti impongono la società. Devono essere autentici. Crea una lista di piccoli passi attuabili, perché avere scopi importanti dalla direzione della tua vita è fondamentale. E quindi, cerca i tuoi obiettivi, pian piano. Possono non sono scritti nella, nella roccia, possono cambiare. Incomincia però scriverli.

Speaker 1:

Punto numero 11 praticare la meditazione e l'attività fisica. Corpo e mente sono legati in interconnessi. L'attività fisica riduce lo stress, migliore l'umore e la salute generale E la meditazione dà benefici cerebrali misurabili. Quindi questa cosa ti aiuta tra mente e corpo avere una macchina che funziona bene. E per andare lontano, come sappiamo, la tua macchina deve funzionare per forza bene. Quindi dedica del tempo giornaliero alla tua mente e al tuo cervello.

Speaker 1:

Numero 12. Agire come una persona felice. Si dice in molti ambiti fake it till you make it, quindi fai finta che sia veramente successo, che sia così fino a quando non si realizza davvero. Queste sono delle basi scientifiche. Il corpo influenza la mente.

Speaker 1:

Quindi sorridi e sentiti meglio, ripetiti dentro te stesso che sei in un percorso di felicità, assumi espressioni felici e posture felici. Vedrai che anche questo gesto ti aiuterà a portano verso la strada che poi dopo ti porta alla felicità, quella che l'autrice del libro definisce uno stato di felicità costante. Ovviamente come tutte le cose, come tutte le diete. Riprendendo il teorema, diciamo l'esempio una volta arrivato allo stato di felicità, non bisogna abituarsi, ma c'è anche uno stato di mantenimento. Quindi bisogna continuare a coltivare frequentemente la gioia. Non ci dobbiamo abituare. Evitiamo di abituarci troppo alle cose positive come se fossero uno standard.

Speaker 1:

Quindi dobbiamo essere, come tutte le cose, elastici e continuare a variare e apprezzare, non dare mai nulla per scontato. La chiave più importante, come tutte le cose al mondo, è la costanza e devi volerlo davvero e impegnarti ogni giorno per questo scopo. Non c'è una soluzione magica, non è veloce, non è facile. C'è solamente il lavoro e dedizione. Ovviamente l'ambiente, come diciamo, fa moltissimo, quindi cerca di circondarti di persone che sono supportive e che magari abbiano lo stesso tuo scopo. È facile avere mille buoni propositi, essere positivi, magari quando si è in vacanza. Poi dopo si torna, magari sia un ambiente familiare che non è così positivo, ed ecco che dopo un po' ci si sprofonda nell'oblio.

Speaker 1:

Ecco, piano piano bisogna crearsi questo supporto sociale. Come dicevamo, questo non è un approccio che è con una misura che vale per tutti. Bisogna trovare il proprio taglio ed è fondamentale scoprire cosa funziona per te, cosa ti rende felice. Alcune attività risulteranno di più, altre di meno. Un'altra cosa importantissima è che tutto questo non va a rimpiazzare trattamenti professionali con terapeuti, perché ci sono alcuni casi di depressione clinica che hanno bisogno di un professionista. Non possono essere approcciati in questa maniera.

Speaker 1:

Quindi questo libro ci vuole insegnare non a trovare la felicità, ma a mantenerla costante nel tempo, perché è facile essere felici per un breve, per un breve lasso di tempo, però mantenerla e saperla gestire, quello si richiede impegno continuo e tempo. Quindi, fin da oggi puoi fare già quattro cose molto pratiche scrivi tre cose per cui sei grato o grata. Fai un atto di gentilezza verso qualcuno, dedicati 10 minuti alla meditazione e identifica un piccolo obiettivo, che però per te è significativo. Già queste cose vedrai che creeranno uno stato di felicità Prolungate nel tempo, ti metteranno sul cammino che proprio questo libro ci vuole insegnare a percorrere.

Speaker 1:

Finisco con la citazione dell'autrice che dice se decidi di essere felice nella vita e comprendi che questa è una decisione importante, che richiederà sforzo, impegno e una certa quantità disciplina, sappi che puoi farlo accadere. Quindi, la felicità non è una cosa che ti cade, ma è una cosa che ti accade se vuoi. Ecco, non so in che stato sei in questo momento, non so che è stato che fase della tua vita, però ecco una cosa che puoi portarti a casa da oggi è che sei tu che devi decidere se essere felice oppure no. Non è il mondo esterno. Detto questo, ti ringrazio tantissimo per essere rimasto qui, essere rimasta qua ascoltarmi il mio podcast. Noi, come sempre, ci sentiamo settimana prossima, sempre per parlare di crescita personale e finanziaria. Se non l'hai fatto, ti chiedo di iscriverti al canale e noi ci sentiamo martedì prossimo. Ti ringrazio tantissimo e ti auguro una bellissima giornata e, se non dovessimo sentirci, una buona vita, ciao, ciao.