Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica
🎙 Benvenuti alla Stagione 4 di Tra il Dire e il Fare!
Questo podcast è nato da una semplice domanda:
E se provassimo davvero a mettere in pratica tutto ciò che leggiamo nei libri sulla crescita personale?
Un esperimento diventato viaggio collettivo, fatto di esperienze vere, riflessioni condivise e confronti sinceri. Niente formule magiche, solo la voglia di scoprire – passo dopo passo – se e come certi strumenti possano davvero aiutarci nella vita di tutti i giorni.
Qui non troverai risposte assolute, ma domande potenti.
Non guru, ma compagni di cammino.
🎧 Impariamo insieme, sbagliamo insieme, cresciamo insieme.
Con un unico obiettivo: diventare, ogni giorno, una versione migliore di noi stessi.
Siete pronti a cominciare?
Allora… si parte.
Tra il Dire e il Fare - La Crescita Personale e Finanziaria in pratica
Ep110 Diventa una luce nel buio
Mettiamo in pausa l’autopilota per ripartire dai valori, raccontando come uno stop forzato e un evento personale abbiano riallineato priorità, ambizione e gratitudine. Tracciamo una rotta concreta: diventare luci nel buio, integrare etica e denaro, attivare cambiamenti reali anche da una minoranza.
• rallentare per ritrovare il perché
• solitudine valoriale e ricerca di comunità
• malattia come catalizzatore di priorità
• godere del presente senza perdere ambizione
• essere luce: coerenza, empatia, condivisione
• minoranze determinate come motore di cambiamento
• denaro come energia e mezzo, non fine
• piccoli gesti quotidiani che orientano il futuro
• gratitudine per la community e impegno a continuare
SOCIALS:
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Tutti i diritti sono riservati.
Ciao, bentornati a tra il dire e il fare, il mio podcast che parla di crescita personale finanziaria. Io sono Sanny e sto ascoltando la puntata numero 110 del nostro viaggio insieme. Se sei un ascoltatore frequente, assiduo, ti sarei accorto che c'è stato un buco di quasi 3-4 episodi nell'ultima settimana, nell'ultimo mese non perché non pensassi al podcast o avessi altro da fare, ma ho avuto bisogno un attimo di resettare: non volevo fare come sempre qualcosa che era semplicemente perché dovevo farlo, ma volevo ogni volta voglio parlarvi di qualcosa che è importante e che può lasciarvi del valore. In realtà ho registrato delle puntate che devo ancora pubblicarvi, ma non ero nel mood giusto per condividerle. Ed è un periodo un po' strano, non so se ti capita, se ti è capitato, è un periodo un po' di rivalutazione di molte cose. È una cosa che sto percependo anche con molti miei amici, e noto e spero che tu mi potrai dare questa conferma, che c'è uno stacco molto importante tra chi aveva la sensazione di percepire che c'era qualcosa che in giro non funzionava, che non funziona a vari livelli, a livello morale, valoriale, personale, a livello di quello che ci dicono essere importante e che invece non lo è, e tutta una serie invece di persone del mondo che sta andando dalla parte completamente opposta. E non so se a te questa cosa ti risuona, ma a me mi ha creato parecchio sconforto. Non perché non mi stessi facendo queste domande da un bel po' di tempo, ma perché mi sentivo un po' solo in questo processo. Mi sentivo come se fossi io che stessi dando troppa importanza a quello che sta succedendo nel mondo, alle ingiustizie che ci sono, a quello su cui veramente mi devo concentrare: come se tutto il mondo mi dicesse: No, guarda, in realtà non è così, continuo a far finta di niente. E quindi questa cosa mi ha abbastanza destabilizzato, perché ho messo nel dubbio moltissime cose, moltissime cose nella mia vita. In parallelo, poi ho avuto purtroppo un caro amico che ha scoperto di avere una brutta malattia. E come tutte le volte quando la vita arriva e ti metti di fronte a un muro, tutto il resto, diciamo, come un domino, si organizza secondo quelli che sono veramente i valori. Se noi sapessimo che domani avessimo solamente un giorno di vita o un mese di vita o due settimane di vita, tutto quello che è importante automaticamente si sistema. E allora il mio primo dubbio è stato, ma perché questo lavoro di organizzare veramente le cose sui valori, su quello che è veramente importante, non lo facciamo senza che aspetti, che è la vita che ci obbliga a fare queste cose. E un po' ho avuto un conforto perché ho detto che in realtà su molte cose lo sto facendo, su molte altre mi sono accorto che in realtà non era così. Ad esempio, essendo una persona che costruisce, organizza, fa sempre tante cose, ho sempre la sensazione che il traguardo sia un passo avanti di dove sono arrivato in quel momento. E questa sensazione mi dà sempre la. Un po' più là. Ed è da un lato positivo, perché da un lato mi spinge a fare sempre di più, dall'altro, spesso non mi dà tempo di godermi quello che mi sono creato. E quindi quest'ultimo mese, motivo per cui non c'è stato il podcast, ho deciso di rallentare. E se immagini questa scena, e a me è capitato veramente quando ero in Giappone, quando vado in Giappone, di fermarti di punti mentre tutti quanti stanno correndo intorno a te. Quella sensazione lì ti fa capire un po' diversamente su dove sei e dove stanno andando gli altri e perché tu stai seguendo il flusso mentre in realtà dovevi fermarti. Mi è servito tanto fermarmi questo mese, mi sono chiarito molte cose. E niente, questo è il primo approfondimento che volevo fare con te. Se anche tu in questo momento sta vivendo la vita in questa maniera, sai questa sensazione, se hai queste paure. Io, per esempio, non ho paura per me, ma ho paura per quello che sto lasciando ai nostri figli perché mi sembra che sia qualcosa che non sia in linea con quello che vorrei nel mondo. Siamo rappresentati da persone che non mi rappresentano, non seguono i valori che io seguo e mi sento un po' inerme in questo lato. Anche se poi dopo vedremo verso fine puntata che in realtà non è così. È una sensazione che abbiamo e che forse ci vogliono far avere, ma noi non siamo per niente inermi in questo mondo, anzi siamo le persone che potranno attuare questo cambiamento. L'altro ragionamento che ho fatto è che ascoltami bene, è credo fondamentale, è veramente fondamentale in questo periodo di buio. Perché stiamo entrando in un periodo, anche se non ce lo vogliamo raccontare, ma stiamo entrando in un periodo buio e probabilmente sarà buio per un po' di tempo. In questo periodo buio ci sono una maniera per riuscire a uscirne e far uscire anche gli altri, ed essere come per le falene una luce. Una luce vuol dire attuare e vivere non secondo quello che il mondo ti dice che è corretto, ma secondo la tua scala valoriale. Prendi i tuoi valori e usa quelli come timone, come faro, come bussola per creare intorno a te un flusso di persone e di energie che sono quelle che vuoi. Quando tu ti comporti e sei un tipo di persona, non so se l'hai notato, attrai quel tipo di persona, attrai quel tipo di situazioni ed è fondamentale creare queste luci in questo buio, queste tante luci, tante persone che hanno queste luci, perché sono quelle che poi dopo daranno la direzione in futuro, secondo me daranno la direzione secondo l'esempio che stiamo dando ai nostri figli, secondo gli esempi che stiamo creando per le persone che sono intorno a noi. E perché ci staccheremo. Quindi laddove vince il più furbo e vince il più forte e vince quello che magari ha più potere, noi secondo me dobbiamo andare a controbilanciare. Dove la vittoria è l'empatia, il l'avere, ma il condividere, e non è il avere, ma essere. Queste sono le vere vittorie su cui noi dobbiamo cominciare a crescere. E in un mondo dove tutta la comunicazione, dai social, dalla televisione, dai film, da quello che leggiamo, da ogni tipo di narrazione va contro questa cosa, e ci sta insegnando sempre di più che questo è il valore che vince, lo dobbiamo tirare indietro. Dico noi, perché se stai ascoltando questo podcast fino a questo punto, se mi conosci un po', probabilmente tu sei una di queste luci che serviranno per la tua piccola comunità, per la tua famiglia, ma anche per te stesso. Ed è una delle poche maniere in cui lo sconforto che sento dentro in questo periodo si riesce a ristabilire e mi dà anche un perché: un perché le cose devono andare così. È un momento di rinnovamento. Come tutti i periodi di rinnovamento, bisogna buttare giù delle cose, probabilmente a livello di società quello che abbiamo costruito, quello che hanno costruito per noi in questi ultimi 60-70 anni non è più adatto. E quindi questo breve pensiero, questo che stiamo facendo insieme, serve proprio per darci il coraggio e per dirci insieme: ok, dai, noi non siamo soli, non è semplicemente una diciamo una sensazione che proviamo singolarmente, ma una sensazione che proviamo tutti quanti insieme e insieme facendo gruppo, insieme lavorando su questa filosofia, possiamo veramente cambiare il mondo. Mi piace piace pensarlo, ma non è una cosa detta così perché è una bella frase, ma io poi non sono semplicemente io che lo dico, ma lo dico in un sacco di studi: che basta l'1% della popolazione mondiale che si unisce a fare qualcosa di positivo e a attuare un cambiamento che poi ha un effetto valanga a livello globale. Abbiamo avuto mille esempi nella nostra storia che basta anche semplicemente una singola persona che inizia un movimento per poi trasformare quello che è il futuro di milioni e milioni di persone. Basti pensare a Rosa Parker che si rifiutò di alzarsi sugli autobus, dove erano solamente erano solamente dedicati alle persone bianche. E questo suggesto di non volersi alzare ha poi dopo fatto scaturire un movimento che a livello nazionale ha cambiato le sorti di quella che è l'America come la conoscevamo. Mi piacerebbe poi in futuro anche parlarti di come approcciare in maniera corretta il guagnare più soldi, il crescere finanziaramente, perché un'altra cosa su cui ho lottato molto, ti voglio raccontare questa cosa, che è un po' personale, ma tanto siamo siamo fra amici: per come sono cresciuto io, per come ho visto l'esperienza nella mia vita, chi aveva tanti soldi, era la persona, tra virgolette, che è antagonista, era la persona che faceva soffrire magari mio papà lavorativamente, oppure erano quelli che riuscivano ad andare più veloci, quindi io rimanevo indietro ed è stato un pensiero che ho avuto per molto tempo, tant'è che ho dovuto proprio distrutturalizzare tutto quello che pensavo riguardo ai soldi, alle persone che hanno soldi, trovi tante puntate in cui ne parlo più nel dettaglio, e poi dopo sono dovuto ripartire da quello: quindi si possono creare soldi e ogni quantità di soldi che tu guadagni, crei ha delle energie diverse. Ci sono i soldi che tu puoi guadagnarti, puoi ricevere rubando o fregando le persone che hanno un tipo di energia: sono i soldi che tu guadagni perché ti tornano magari delle opere di bene o perché magari hai fatto qualcosa di positivo e l'hai immesso nel mondo e il mondo ti risponde con energia, soldi. Questi soldi hanno un altro tipo di energia. I soldi che ti regalano che tu ricevi da nulla hanno un tipo di energia. Per esempio, secondo me quelli vanno condivisi, vanno portati al di fuori con altre persone che non ne hanno. Quindi, come approcciamo i soldi, fa tutta la differenza del mondo per poi dopo capire come utilizzarli e dare il vero valore. I soldi sono un mezzo per fare cose, per aiutare persone, per fare esperienze anche per renderti felice per rendere felici le persone. Nessuno di noi ovviamente si porta il denaro dietro, nella tomba, tutti quanti siamo ci finiamo con nulla o poco più, e comunque dall'altra parte ci portiamo assolutamente nulla di quello che abbiamo fisicamente, materialmente avuto in questo mondo terreno. E quindi questo tipo di pensiero mi piacerebbe portarlo perché è qualcosa che non trovo di fuori, probabilmente anni fa avrei avuto bisogno di qualcuno che mi raccontasse questa cosa per riuscire a sbloccare la ricchezza e l'abbondanza nella mia vita. Quindi, questo percorso, che poi casualmente arriva col fine anno, comincia con i nuovi propositi, che in realtà, sono già incominciati da molto tempo. Vai a cercare se tu vuoi nella lista dei podcast delle puntate, dove parlo del perché, diciamo, la risoluzione di buon anno, secondo me, è settembre, non è il primo gennaio, che, tra l'altro, il mio compleanno. Perché spiega proprio perché, secondo me, questo processo ha fatto in quel periodo. E niente, detto questo, io ti ringrazio, se, nonostante le assenze e il tempo in cui, diciamo, è un po' sincopato in cui ti porto io i podcast in questo periodo e sei ancora qua ad ascoltare. Ti ringrazio, perché, anche se non ci conosciamo, so che stai ascoltando, per me è fondamentale la tua presenza e il tuo ascolto. Perché poi rimbalzi, come si diceva, questa energia. Sei una parabola di energie, e quindi penso sia molto molto importante e mi aiuti a far sì che questo messaggio sia sempre più importante. Noi, come sempre, ci sentiamo, questo mese potremo sentirci un pochino più spesso, probabilmente non lo so, però ho tantissime cose da raccontarvi, tantissime cose da apportarvi e da condividere per essere pronti insieme in questo 2026 che sarà non penso sarà facilissimo, ma sarà sicuramente di cambiamento per tutti quanti. E niente, voglio dirvi che, se siete rimasti fino qua, veramente col cuore vi voglio bene. Grazie, non siamo tantissimi, non siamo milioni, siamo qualche centinaia di persona che ascolta frequentemente il podcast, ma vedo dalle statistiche, sono siete molto affezionati. Io ti ringrazio. E quindi noi come sempre ci sentiamo prestissimo. Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato. Spero, se vorrai, che tornerai su questo podcast. Ma se non fosse così, ti voglio augurare una bellissima giornata e una buona vita. Ciao,